giovedì, gennaio 16, 2003

Oggi mi sono rivenute in mente le...

"Dieci regole per scrivere bene" di Beppe Severgnini

L'aria torna a profumare di maturità, e si comincia a discutere su come scrivere un tema sotto forma di articolo (o viceversa, non ricordo). Ecco alcuni consigli non richiesti. Quindi, sinceri.
1) Avere qualcosa da dire
2) Dirlo
3) Dirlo brevemente
4) Non ridirlo
5) Dirlo chiaro
6) Dirlo subito
7) Dirlo in modo interessante
8) L'aggettivo è radioattivo
9) Metafore: occhio alla muffa
10) Citazioni: poche ma buone
Spiegazioni:
1) C'è chi comincia a scrivere; e decide strada facendo cosa dirà. Da evitare. Prima di partire, è bene sapere dove si vuole arrivare.
2) Se avete deciso che intendete dire A, non scrivete B perché suona bene.
3) Non c'è bisogno di essere telegrafici. Basta essere asciutti. Pensate ai Dieci Comandamenti: solo quarantanove parole.
4) Il lettore non è stupido. Se ripetete, si scoccia.
5) Periodi brevi, poche secondarie, mai più di un "che" in un periodo. Dopo aver scritto, tagliate. Scrivere è come scolpire: bisogna levare.
6) E' bene far capire qual è l'argomento (e il vostro punto di vista).
7) Il lettore vi può mollare in qualsiasi momento. Trattenetelo. Logica, fantasia, intuizione, sorpresa, umorismo: tutto serve. L'unica colpa imperdonabile, per chi scrive, è la noia.
8) Un aggettivo in una frase è potente. Due sono interessanti. Tre si annullano. Quattro annoiano. Cinque uccidono (l'articolo, il tema e l'attenzione del lettore).
9) Non si può scrivere "Ci sentivamo precari come foglie d'autunno". Le foglie hanno smesso di cadere dopo Prevert e Ungaretti. Occorre inventarsi qualcos'altro. L'unica metafora buona è la metafora nuova ("Ci sentivamo precari come supplenti e sottosegretari").
10) Diceva Ralph Waldo Emerson: "I hate quotations. Tell me what you know" (Odio le citazioni. Dimmi quello che sai). E' una citazione: ma rende l'idea.

da Io Donna - 27 maggio 2000