martedì, gennaio 07, 2003

Buon compleanno G. Ecco il mio regalo per te. Dopo la parte prima...

Il libraio - parte seconda

Da allora la nostalgia di quei due occhi non si separò da lui, neppure un attimo. Viveva le sue ore in libreria trepidante, sussultando ogni qual volta s'apriva la porta, immalinconendosi tutte le volte perché non era ella ad entrare.
Fu per caso che la vide un pomeriggio di domenica passeggiare lungo il Corso. Chiacchierava con un'amica sorridendo e ridendo. A lui ella era oramai familiare, tante erano le volte che cercava la sua immagine tra quelle confuse della memoria, e la salutò. Lei rispose un po' stupita. Fisionomista qual era, l'aveva subito riconosciuto, ma quel saluto la sorprese.
Il libraio la vide anche la sera del giorno dopo, ad una conferenza sulle donne afghane promossa da Amnesty. La vide alzarsi da una delle file più avanti solamente quando il dibattito era terminato e stavolta non ebbe nemmeno l'ardire di un saluto. Chiuse il cappotto ed uscì sperando che quegli incontri casuali fossero degli incoraggiamenti del destino.
La mattina dopo, distratto da pensieri ottimisti, non badò più alla soglia della libreria. Quasi gli mancò il fiato, quando sollevando gli occhi da un romanzo ambientato in America latina, si trovò davanti lei.
Gli chiese il libro di un programma d'esame di storia della lingua latina. Egli l'aveva già ordinato tempo addietro, ma i fornitori tardavano a portarlo. S'intrattenne a spiegarle il perchè il libro mancasse, il come funzionassero ordini e consegne, con una dovizia di particolari che sarebbe pure potuto risultare inopportuno - si disse dopo - ma che ella ascoltò interessata. Ti converrà passare spesso. Non è certo quando il libro arriverrà e sono già in tanti ad aspettarlo che le copie andranno esaurite in poco, le disse. Va bene - rispose lei - Allora... a presto ed andò senza ch'egli avesse il tempo di rendersene conto. S'era estraniato da tutto gustando l'eco di quelle due parole a presto.