martedì, dicembre 03, 2002

Il libraio - parte prima
C'era una volta un libraio innamorato del suo lavoro. Lavorava in una libreria molto grande, nel reparto dedicato ai libri di soggetto "umanistico", e leggeva e leggeva. Quando qualcuno entrava nella sua stanzetta piena di libri e chiedeva informazioni disorientato, egli intuiva immediatamente che libro stesse cercando il cliente e sapeva subitaneamente indicarglielo. In quella stanzetta, la gente andava e veniva e il libraio stava sempre lì e riempiva le attese leggendo.
Aveva avuto delle storie sentimentali, ma brevi e insignificanti. Le ragazze che aveva conosciuto erano troppo superficiali per lui, tutte interessate a trucchi, vestiti, lavoro, personaggi televisivi, e, quand'egli provava a citare durante una considerazione il pensiero di uno scrittore, al primo tentativo lo guardavano inebetite, al secondo infastidite da quelle continue intrusioni troppo serie nelle loro frivole ciance e quasi annoiate. Dopo vari approcci fallimentari, il libraio aveva deciso di interessarsi solo alle storie di carta.
Un giorno era nella sua stanzetta come sempre, tutto preso dal racconto di un viaggio in Asia, quand'ecco entrare una ragazza molto più giovane di lui. Riconobbe negli occhi di lei una luce che lui non aveva mai visto ma di cui aveva letto. La ragazza muoveva lo sguardo sicuro tra gli scaffali pieni di libri, sapeva cosa cercare. Lui la seguiva timido, al riparo della barricata di pile di libri che sovrastava la sua scrivania. Quando lei infine gli si presentò con due romanzi in mano e chiese il libro di un programma d'esame di letteratura greca, percepì che anche la voce di lei, al pari degli occhi, aveva un che di irreale. "Una studentessa di Lettere" pensò il libraio, ormai uso a farsi un'idea dei suoi avventori dalle loro richieste. Poi guardò il titolo dei due romanzi. Li aveva già letti e, mentre s'apprestava a redigere il conto, avrebbe voluto dire alla ragazza cosa gli aveva procurato la loro lettura, quale passo l'aveva più entusiasmato, quale commosso. Sarebbe riuscito così a trattenerla e forse a sapere qualcosa di più su quei due occhi luminosi. Ed invece restò muto e non seppe dire nulla. Neppure quando lei disse "Grazie. Arrivederci" ed uscì da quel suo mondo quadrato.