martedì, novembre 19, 2002

Alcune persone si sono fatte strada nella mia vita a piccoli passi, diventando a poco a poco da semplici comparse quali erano presenze importanti e elargitrici di momenti intensi. Poi da un momento all'altro si sono allontanate, senza scossoni, per via d'una lettera mai scritta, una telefonata mai fatta, una promessa non mantenuta... per via del silenzio. Tra queste...

D.

C'era stato sempre quel certo non so che tra di noi, soprattutto a partire da quel giorno in cui mi facesti inaspettatamente dono del cartiglio dei Baci Perugina della tua vita - così dicesti - che custodivi gelosamente dentro al portafoglio: Si è soli con tutto ciò che si ama (Novalis). Poi il tuo trasferimento a Torino ed un dialogo epistolare via via più sussurato prezioso confidenziale delicato. Al termine di ogni lettera mi dedicavi delle poesie. Avevi sempre delle belle parole per i miei occhi e mi dedicasti

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste


-Hermann Hesse-

Oggi m'è venuto in mente l'ultimo verso di questa poesia e t'ho subito pensato.
Un abbraccio ovunque tu sia.