domenica, settembre 22, 2002

girovagando per il web, ho trovato questa pagina in cui mi sono riconosciuta...
"qui si dice che è la vita non è poi tanto male perché noi questo fermamente crediamo e siamo certi di quanto andiamo dicendo, pensateci bene, non tutto è perduto fin quando c’è ancora un cassetto dove mettere in fila sorprese di anni e anni di ovetti di pasqua e un dente di forchetta spezzato una sovraccoperta di libro che non volevamo sgualcire una pallina di cotone dell’ombelico del mondo una moneta fuori corso o di un posto lontano una scheggia di dente scheggiato un pezzetto di puzzle trovato per strada una conchiglia di chi sa quale spiaggia di chi sa quale estate una serie completa di punti miralanza e bottoni scuciti e numeri di telefono senza nome e nomi senza numero di telefono e francobolli non timbrati da riusare e candele di motori o di lumidicandela e feltrini spaiati per sotto i piedi del letto tutt’una teoria di quarte fototessera sparse e boccettine di profumi campione e un elastico giallo e una chiavetta di cosa? e sette petali rossi essiccati e una lista di liste non fatte le maracas di fiammiferi in scatola tre puntine da disegno inusate lo scotch di cui non si trova l’inizio ombrellini di carta da cocktail pile scariche che non si sa mai una trottola verde di legno un rullino già tutto scattato un conto a matita una tessera di qualche circolo arci sugheri di capodanni passati mezzo foglio di carta da pacchi con disegni di natale argentati tutto questo è il nostro segreto la nostra certezza che vince sul quando e sulla ruvida cartella cinica dell’ultima degenza affettiva la nostra precaria certezza il decorso e il discorso del tempo la clessidra che non osavamo girare le parole che non credevamo di avere il nostro orgoglioso tesoro inutilissimo e immenso la nostra inesaurita incandescenza e l’incedere il candore l’incasino la cadenza: incadenza"

Domani scriverò cosa si trova nei miei cassetti